Una perla della
cucina piemontese!
L’ho
gustata, eccellente, a Eataly a Torino. Da tempo non riuscivo a trovarla preparata
e cucinata così bene…Pastella ottima e frittura perfetta!
Il
fritto misto piemontese non si compone di ingredienti fissi perché di mezzo ci
sono le stagioni, le possibilità e i gusti ma alcuni sono essenziali, così
tipici da non poter mancare. La varietà di gusti, forme, colori e sapori del
fritto misto piemontese ne fa praticamente un piatto unico, una delizia che si
accompagna a meraviglia con egregi vini rossi. Noi, per non sbagliare,
l’abbiamo bagnato con un signor Barolo.
Il
generoso piatto comprendeva arista, salsiccia, costoletta di agnello,
melanzana, carciofo, finocchio, zucchina, mela, semolino. Una spruzzatina di
limone e un brivido di piacere.
A
esser proprio critici mancava l’amaretto che nella tradizione è un altro
protagonista fondamentale ma considerando che non amo l’amaretto ho perdonato
la lacuna…
A
Eataly è stato inoltre servito senza cervella e animelle, probabilmente ingredienti
che non vengono più consumati abitualmente e non incontrano larghi favori.
Che
meraviglia: voglio il bis!