martedì 29 gennaio 2013

Fritto misto piemontese


Una perla della cucina piemontese!
L’ho gustata, eccellente, a Eataly a Torino. Da tempo non riuscivo a trovarla preparata e cucinata così bene…Pastella ottima e frittura perfetta!
Il fritto misto piemontese non si compone di ingredienti fissi perché di mezzo ci sono le stagioni, le possibilità e i gusti ma alcuni sono essenziali, così tipici da non poter mancare. La varietà di gusti, forme, colori e sapori del fritto misto piemontese ne fa praticamente un piatto unico, una delizia che si accompagna a meraviglia con egregi vini rossi. Noi, per non sbagliare, l’abbiamo bagnato con un signor Barolo.
Il generoso piatto comprendeva arista, salsiccia, costoletta di agnello, melanzana, carciofo, finocchio, zucchina, mela, semolino. Una spruzzatina di limone e un brivido di piacere.
A esser proprio critici mancava l’amaretto che nella tradizione è un altro protagonista fondamentale ma considerando che non amo l’amaretto ho perdonato la lacuna…
A Eataly è stato inoltre servito senza cervella e animelle, probabilmente ingredienti che non vengono più consumati abitualmente e non incontrano larghi favori.
Che meraviglia: voglio il bis!

2 commenti:

  1. Un'inverno l'ho mangiato pure io, e l'ho trovato uno dei piatti più orginali d'Italia (non credo ci siano eguali, nella mescolanaza di cose così)... unico. Come il Barolo ;)

    RispondiElimina
  2. Felice che tu l'abbia gradito Alli! In effetti trovo che nella gustosissima e varia cucina italiana questo sia uno dei piatti più particolari. Originale per la mescolanza e squisito ;)
    Il Barolo poi è indubitabilmente un'eccellenza!!!

    RispondiElimina