In
Basilicata le vie del gusto portano facilmente alla tradizione di una cucina
genuina e saporita, di timbri intensi e corposi, di manualità sapienti.
Poi
ci sono locali che propongono una tavola dove la gastronomia tipica è
rivisitata e preparata in chiave moderna pur nel rispetto delle vecchie
ricette. Con un tocco da chef e un’atmosfera calda e accogliente Al Becco della
Civetta di Castelmezzano (Potenza) è uno di questi e infatti è noto e rinomato
anche oltre confine.
Il
ristorante Al Becco della Civetta con l’albergo La locanda di Castromediano si
inserisce perfettamente nello splendido borgo adagiato sulle Dolomiti lucane:
una grande ospitalità in una deliziosa posizione panoramica. Qui, sulle tracce
dei Templari, l’atmosfera di speciale interesse storico e paesaggistico è densa
di fascino e mistero. Al Becco della Civetta rispetta magnificamente questa
ispirazione dei luoghi e propone un ambiente curato e ricercato ma primitivo,
avvolgente, rasserenante.
Le
pietanze sono un trionfo di gusti e prelibatezze regionali che chef Antonietta
presenta con stile elegante e accattivante.
Io
ho potuto gustare un antipasto alla castelmezzanese composto da prosciutto di
cantina, salsiccia, soppressata, capocollo, nuglia, tortino di patate di
Terranova del Pollino, peperoni cruschi di Senise, pecorino di Filiano,
bruschette con olio di Campomaggiore.
Sono
poi passata a due primi piatti eccellenti: cavatellini (acqua e farina di Stigliano
del senatore Cappelli) con salsiccia e cicoria su crema di fagioli di Sarconi;
orecchiette con polpettine, funghi e pomodorini appesi infornati.
I
teneri, morbidi, squisiti bocconi del secondo me li ha offerti uno
straordinario filetto di vitello podolico con patate al finocchietto selvatico
e puntarelle.
Tutto
bagnato da un Signor vino rosso Aglianico del Vulture “Gesualdo di Venosa”.
Il
tocco dolce è arrivato da una mousse di ricotta con foglie di cioccolato
fondente e salsa di arancia di Tursi.
Infine
caffè e grappa invecchiata di Aglianico del Vulture.
La
mise en place spettacolare ha lasciato intatte la qualità, le fragranze, i
sapori, l’essenza schietta e casereccia della cucina lucana: complimenti allo
chef!
Eccellenza
della proposta culinaria della regione e simbolo di un cammino di ricerca e
valorizzazione delle risorse del territorio Al Becco della Civetta vanta anche
un personale attento, cordiale, entusiasta. Bravi, davvero.
Dopo
l’abbondante libagione il giusto riposo mi è stato offerto dalla camera
graziosa, pulita e ben servita della Locanda. E al mattino la luce e lo
scenario delle Dolomiti lucane dalla finestra sono un ricordo meraviglioso…
Nessun commento:
Posta un commento