Il
riuso. Ovvero il recupero del patrimonio monumentale e delle aree dimesse. La
nuova fruibilità, la conservazione ripensata in termini di futuro. Trasformazione
in un’ottica di sostenibilità energetica e ambientale.
Una
grande rassegna di storia vissuta nella contemporaneità o, addirittura, con
progetti d’avanguardia. Che è un po’ fare di necessità virtù. In un sospiro di
sollievo per le prospettive e i risvolti. Un’occasione di rivisitazione a mente
aperta, di quelle che dovrebbero allargare il sorriso della città.
Novara
idealmente rimodellata. Una base di lancio. Come la programmazione della
scenografia di un enorme set. Con le finalità, le idee, le esigenze, le
opportunità del nostro tempo.
A
cielo aperto e a orizzonti ampi. Finalmente si celebra l’arte della Novara
gaudenziana in chiave di utilità e sviluppo: Casa Bossi, il Broletto, la Barriera Albertina ,
la Basilica
di San Gaudenzio, la
Biblioteca civica Negroni, il Castello Visconteo, il
Conservatorio Cantelli, gli edifici dell’Est Sesia, il complesso dell’ex
Ospedale psichiatrico come ogni altra memoria preziosa sono il punto di
partenza.
Bellezza
e riuso, perché il tesoro architettonico sia al servizio della città.
Rassegna
culturale con evidenti, interessanti per non dire essenziali, mire di vasto
respiro. L’economia di una città può rinascere e Novara avrebbe il tessuto
storico e urbanistico per incamminarsi velocemente al lieto evento. Che
NovaraArchitettura 2013, dal 6 al 29 settembre, sia davvero la prima pietra per
la svolta di domani!
In
tutta la città convegni, eventi, visite, mostre.
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