Le
“guide verdi” Touring Club sono note perché costituiscono una chiave di viaggio
di grande utilità e appeal per il turista e per l’appassionato di specificità.
Non solo itinerari, insomma, ma una enorme quantità di informazioni e spunti
sui luoghi, sull’arte, sull’ambiente, sulle opportunità culturali, sportive, d’avventura.
E un ricco ritratto di storia, gastronomia, curiosità, rarità naturalistiche e
elementi di attrattiva.
Opere
che valgono più di una lettura, prima e durante la vacanza o la visita.
Appena
pubblicata è la guida “Foggia e il suo territorio”, di cui è autore il bravo
giornalista Vincenzo Petraglia.
Sono
andata a sbirciare, affascinata come sempre dalle meraviglie del nostro Bel
Paese, interessata a scoprire le virtù e la vocazione di una terra e della sua
promozione. Ecco, presto molta attenzione a questa attività di valorizzazione
delle risorse autentiche dell’Italia, e trovo che il Touring Club, anche con le
sue guide verdi, sia una fonte inesauribile di stimoli turistici di ampio
respiro.
Il
taglio di Vincenzo Petraglia è proprio quello di una sirena, incanta i lettori
per invogliarli alla meta. Trovo che nella celebrazione dei luoghi trovi
infatti gli impulsi giusti per ingolosire gli appetiti di conoscenza dei
viaggiatori e questo è molto più di una pubblicità, è una promozione turistica
a “sfondo consapevole”: orientare vuol dire proporre e offrire molto di più di
una sfilza di riferimenti e, fortunatamente, Petraglia e il TCI lo sanno molto
bene.
In
questa operazione, ovviamente, non avendo approfondite conoscenze di Foggia e
dintorni, ho tenuto conto anche dei detrattori. Valutando la guida verde
insomma ho letto anche le critiche, i commenti di quelli che trovano nei
prodotti editoriali come questo e analoghi sempre un margine di approssimazione
e di superficialità. Magari hanno scovato qualche errore o semplicemente un richiamo
datato o un particolare mal documentato.
Avendo
in mente i meccanismi di lavoro trovo che questi siano appunti umanamente
comprensibili per chi vive e ama un territorio ma che non tolgono alcunché al
pregio della guida. E’ impossibile, per un’infinità di motivi, realizzare una
guida con l’autorevolezza assoluta di un’enciclopedia di insindacabile livello.
E’ essenziale invece stendere una guida che colga, rispetti e diffonda i valori
chiave di una zona e del suo patrimonio. Quella di Vincenzo Petraglia per il
TCI risponde sicuramente a questi principi. La guida verde “Foggia e il suo
territorio” è il biglietto da visita, importantissimo, dell’area. Una fonte di
tracce e percorsi, con ricco corredo di immagini e di allettanti cenni alle
tradizioni, al costume, ai risvolti di approccio.
Trovo
dunque speciale piacere ad ospitarne qui la notizia e a dare alla guida verde
di Foggia il meritato risalto. A me trasmette quanto basta per mettere quel
territorio tra i desideri di esplorazione.
Complimenti
a Vincenzo Petraglia: un grosso impegno che l’eccellente risultato dovrebbe
aver generosamente ripagato.
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